di Emmanuel Mouret — Francia, 2023, 100 minuti
Sentimentale
Con Sandrine Kiberlain, Vincent Macaigne, Georgia Scalliet, Maxence Tual.
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Trama
In una serata di fine febbraio, Simon incontra Charlotte in un bar parigino. Non è la prima volta, visto che si sono baciati a una festa qualche giorno prima. Lui è sposato e giura di non essere un seduttore professionista, eppure è così attratto da Charlotte che si lascia guidare dalla semplicità di lei, decisa a vivere un amore senza drammi e senza complicazioni. Scanditi dai mesi primaverili e poi estivi, i loro incontri sono leggeri, giocosi e animati da un'intesa rara. Si direbbe una relazione in tutto e per tutto, che i protagonisti però si godono pur stando molto attenti a non chiamarla tale.
Recensione
È un film per palati sopraffini “Una relazione passeggera”, molto molto francese e che racconta, con grazia, delicatezza e leggerezza, l’incontro fra un uomo e una donna non più tanto giovani che si impegnano a non impegnarsi. Mentre l’autunno cede il passo all’inverno, alla primavera e poi all’estate, i due protagonisti danzano sul bordo, o meglio sull’abisso dell’innamoramento, e la macchina da presa di Emmanuel Mouret sa cogliere ogni loro più piccola e impercettibile pulsione e ogni incertezza, e invece di imporre la propria presenza, li colloca in spazi aperti, come a dirci che siamo parte di un tutto ma anche cose piccole piccole nell’eterno divenire dell’universo.