di Mark Gravas — Germania, Irlanda, Australia, 2024, 86 minuti
Animazione, Avventura, Family
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Trama
Betty ha una famiglia composta da persone dotate di varie tipologie di magia. Lei è l'unica a non possederne alcuna. Sono tutti fuggiti da un paese in cui regna il nonno di Betty il quale odia la musica e quindi anche il genero che invece è un'abile musicista. Anche Betty ha una passione per le sette note e quando un giorno suona uno spartito che le era stato proibito di prendere in considerazione mette l'intera famiglia in pericolo. Una storia che utilizza la stranezza dei suoi protagonisti per mettere in rilievo il ruolo positivo della musica.
Recensione
Non ci si deve fare ingannare dall'inizio di questo film che, forse per dare l'idea di azione, mette insieme un padre e una madre in fuga inseguiti sulle nevi da mostriciattoli armati mentre, cercando di salvarsi, discutono sul nome da dare alla creatura che la donna ha nel grembo. Si chiamerà Betty e sarà l'unica nata per vie naturali di una famiglia in cui tutti gli altri hanno doti magiche e aspetti più o meno bizzarri.
In realtà questo film si costruisce attorno alla messa in luce di due elementi principali. Da un lato abbiamo una ragazzina che si sente perfettamente integrata nell'ambito della scuola che frequenta e che
prova disagio solo quando qualche familiare (in particolar la mamma) si inserisce nella sua vita sociale. Sul tema della diversità di questa famiglia composta da madre maga, padre musicista, fratello che sembra il classico freak, due gemelle che dovrebbero terrorizzare e un cane parlante, la sceneggiatura costruisce dei legami molto forti che vedono però Betty erede di una passione per la musica che diviene il fil rouge di tutta la narrazione. Perché il re del mondo della magia che li ha cacciati altri non era che il nonno che odiava qualsiasi forma di musica o di canto.
Le caratterizzazioni dei personaggi sono ben definite e anche il cattivo più temibile (un enorme essere a forma di ragno capace di trasformarsi in un essere umano) non spaventa granché.
Siamo di fronte ad una famiglia Addams in cui i toni più cupi sono stati banditi in favore di un'armonia creata dalla consapevolezza del potere di ciò che nasce dalla creatività umana e si traduce in note su uno
spartito. Con in aggiunta qualche elemento di base che ricorda i romanzi (e il film) che vedevano come protagonista Vampiretto anche lui impegnato come Betty a vivere un'esistenza in bilico tra due mondi: quello degli umani e quello degli 'strani' componenti della sua famiglia.