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Prima Visione - da sabato 5 luglio

Jurassic World - La rinascita

di Gareth Edwards — USA, 2025, 134 minuti
Azione, Avventura, Fantascienza

Con Jonathan Bailey, Scarlett Johansson, Mahershala Ali, Rupert Friend, Manuel Garcia-Rulfo.

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Trama

L'ecologia del pianeta si è dimostrata in gran parte inospitale per i dinosauri. Quelli rimasi vivono in ambienti equatoriali isolati simili a quiell in cui prosperavano un tempo. Le tre creature più gigantesche di quella biosfera tropicale possiedono la chiave per un farmaco che porterà miracolosi benefici salvavita all'umanità.

Recensione

Conclusa la tonitruante trilogia principale di Jurassic World, con questo film a sé stante, che non a caso è sottotitolato La rinascita, si torna alle origini della saga, non solo per la ritrovata e benvenuta semplicità della trama, ma anche per una sua maggiore credibilità, pur nella sempre necessaria sospensione dell'incredulità. Dopo i domatori di velociraptor con la sola imposizione delle mani, gli inseguimenti in moto alla Indiana Jones, i prelievi di sangue ai T-Rex da parte di gente senza la minima esperienza in materia e le persone comuni che si trasformano in supereroi, Jurassic World - La rinascita, affidato alle capaci mani di Gareth Edwards e scritto da colui da cui tutto ha avuto inizio al cinema, David Koepp, ci ricorda perché ci piacciono questi film. Non c0è bisogno di trame
complesse e di vedere decine di dinosauri in CGI che corrono. Bastano personaggi azzeccati, poche location, un buon dosaggio della tensione e le mastodontiche creature viste possibilmente di giorno e in ogni dettaglio. In fondo a noi che amiamo questi film, basta essere intrattenuti e tornare bambini per un paio d'ore, senza troppi riferimenti ad altri generi di cinema. Il successo mondiale della seconda trilogia ci contraddice e dunque speriamo che il pubblico abbia ancora voglia di concedere a questo Jurassic World – La rinascita il beneficio del dubbio, perché siamo certi che non se ne pentirà.

Certo, sull'argomento si è detto ormai di tutto e tutti i temi sono stati esplorati, dai pericoli insiti nel creare o ricreare forme di vita con la clonazione, allo sfruttamento degli animali a fini bellici o per arricchire le grandi corporation farmaceutiche e capitalistiche in genere: quella iniziata con Jurassic Park, come ribadisce questo nuovo film, è una saga democratica e ambientalista, che mette in guardia contro tutto quello che, effettivamente, sta portando il nostro pianeta alla catastrofe, anche senza dinosauri. Se Jurassic World - Il Dominio si concludeva con la coabitazione forzata e utopistica con queste creature, La rinascita si apre con la constatazione, dopo solo 5 anni, che le condizioni di vita del pianeta ne hanno reso impossibile la sopravvivenza e gli esseri umani, facili a stufarsi di tutto, hanno perso interesse per loro. Gli unici dinosauri ancora in libertà vivono nei pressi dell'Equatore, vicino a un'isola dell'Atlantico un tempo sede di sperimentazioni della InGen, l'Ile Saint-Hubert. Nessuno può navigare in quelle acque, ma, come spesso avviene, non ci sono molti controlli.

Invece dei soliti personaggi bene intenzionati, coinvolti loro malgrado in imprese di cui non intuiscono i secondi fini, stavolta la squadra che parte per i territori proibiti dove sa che troverà i dinosauri (la curiosità del pubblico nei loro confronti è già prevedibilmente sfumata), è composta da un gruppo di mercenari, capitanato da Zora (Scarlett Johansson), un'agente esperta di missioni di guerra, che assolda il caposquadra e pilota della barca, Duncan (il 2 volte premio Oscar Mahershala Ali, che è sempre un piacere rivedere) con cui ha condiviso battaglie e lutti, e i suoi uomini. Nella missione viene coinvolto il paleontologo Henry Loomis (l'ottimo Jonathan Bailey), un allievo di Alan Grant, che non ha mai visto le creature allo stato brado. Ad accompagnarli è Martin Krebs (Rupert Friend), che rappresenta l'industria farmaceutica dietro l'incarico. Il loro compito, di cui sono perfettamente consapevoli, è prelevare un campione di sangue dai tre dinosauri più grandi e longevi: il Mosasauro, lo
pretodattilo Quezalcoatlus e il Titanosauro, Il motivo è sviluppare dal loro DNA una cura per le malattie cardiache, che verrà ovviamente venduta a caro prezzo. Nel corso del viaggio, i nostri soccorrono quattro navigatori – un padre in viaggio nella zona, ignaro dei rischi, con la figlia piccola, la maggiore e il suo fidanzato – la cui barca è stata speronata dal Mosasauro, e che viene coinvolta nella loro missione, prima di separarsi su un'isola che nasconde molte insidie e segreti, tra cui un'orribile creatura mutante, il D-Rex. un ibrido che ricorda (volutamente) gli Xenomorfi di Alien.